mercoledì 8 aprile 2009

L'Università degli Studi dell'Aquila

Breve storia dell'Università
L' 11 ottobre 1458 e poi il 9 maggio 1464, all'indomani della pacificazione o resa al sovrano, dopo l'appoggio dato dagli aquilani agli ultimi angioini, la città dell'Aquila chiese a re Ferdinando d'Aragona la licenza di aprire uno Studium conforme a quelli esistenti in Bologna, Siena e Perugia. Il re concesse quanto richiesto, ma non risulta, mancando la prova documentale, che il Comune istituisse lo Studio. Sia prima che dopo tale richiesta, e` documentato, invece, che gli aquilani (per es.: frà Giovanni da Capestrano e Berardino di Ludovico, nipote del cronista Francesco d'Angeluccio di Bazzano, dottorato nel 1474) andarono a studiare diritto civile e canonico nello studio di Perugia.
Negli ultimi anni del Cinquecento, i Gesuiti, nel loro collegio, dal 1596, impartirono l'istruzione superiore. L'Aquilanum Collegium, dopo l'espulsione dei Gesuiti dal regno, decretata nel 1767, divento' Collegio Reale nel quale alle cattedre di teologia, filosofia e storia, matematica, belle lettere e lingua greca si aggiunsero nel 1785 insegnamenti scientifici come chimica, anatomia e medicina teorica e pratica, e nel 1792 quelli di chirurgia ed ostetricia. Ma, con decreto del 30 maggio 1807, Giuseppe Napoleone, riorganizzando i Collegi Reali, soppresse quello aquilano e ne apri' uno nel monastero di S. Spirito del Morrone, vicino Sulmona.
Trascorsero appena sette anni e il 21 agosto 1814 si inauguro' all'Aquila una scuola superiore per tutti gli Abruzzi con annessi insegnamenti universitari di medicina istituita da Gioacchino Murat, cognato di Napoleone. Subito dopo la restaurazione, con decreto del 14 gennaio 1817, re Ferdinando stabili' che all'Aquila, come a Bari, a Salerno e a Catanzaro, si aprisse un Reale Liceo nel quale si impartissero gli insegnamenti di diritto, anatomia e fisiologia, chirurgia ed ostetricia, chimica e farmacia, medicina legale e scienze varie. Con decreto del 3 dicembre 1874 gli studenti sostennero l'idoneità all'esercizio della farmacia, della cosiddetta bassa chirurgia e della agrimensura nel Reale Liceo aquilano mentre conseguirono la laurea presso l'Università di Napoli, da cui dipendevano i Licei. A causa di tale disposizione si ridusse in modo considerevole il numero degli studenti che frequentavano la scuola aquilana, che nel 1861 era stata trasformata in Scuola Universitaria di Farmacia, Notariato e Chirurgia minore. Le scuole universitarie, per ragioni economiche, cessarono di esistere con regio decreto del 30 settembre 1923.
Solo nell'estate 1949 si ebbe, per iniziativa di Vincenzo Rivera, professore di scienze agrarie, accademico d'Italia, membro della Costituente e più volte eletto al Parlamento, l'inaugurazione dei corsi universitari estivi ai quali parteciparono principalmente studenti abruzzesi iscritti all'Universià di Roma. Il successo di tali corsi pose le basi per la fondazione di una libera università dell'Aquila, sostenuta da enti locali e vari. Il 15 dicembre 1952 si inaugurano i corsi dell'Istituto Universitario di Magistero. Si deve al prof. Rivera anche la nascita dell'Osservatorio Astronomico di Campo Imperatore, sul Gran Sasso d'Italia, a quota 2200 s.l.m., dell'Osservatorio e Giardino Botanico di Altitudine, dell'Osservatorio Geodinamico, dell'Osservatorio Magnetico Nazionale e del Museo Paleontologico. Al prof. Paride Stefanini si deve invece la creazione dell'Istituto superiore di Medicina.
A decorrere dell'anno accademico 1982-83 le Facoltà di Magistero, Medicina e Chirurgia, Ingegneria e Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, che costituivano la libera Università degli Studi dell'Aquila, istituita con decreto del Presidente della Repubblica del 18 agosto 1964, divennero statali. A queste facoltà si aggiunse nel 1991 la Facoltà di Economia e nel 1993 la Facoltà di Magistero si trasformo' in Facoltà di Lettere e Filosofia. Nel 1996 é stata istituita la nuova Facoltà di Scienze della Formazione, nel 1999 la Facoltà di Scienze Motorie e nel 2005 la Facoltà di Psicologia e la Facoltà di Biotecnologie.
L'ateneo aquilano, attraverso la Facoltà di Scienze, cura: 1) il Giardino Botanico Alpino, situato, nei pressi della stazione di arrivo della Funivia del Gran Sasso, il quale sui 3000 mq di estensione presenta piante montane del Gran Sasso, endemismi centro appenninici, piante relitte alpine, piante di origine orientale-balcanica e piante medicinali; 2) l' Orto Botanico, situato presso la basilica di Collemaggio, il quale nei 5,5 ettari di estensione presenta graminacee, leguminose, idrofile e piante officinali.
L'attività scientifica e didattica del Dipartimento di Fisica dell'Università si collega al laboratorio sotterraneo di Fisica Nucleare del Gran Sasso. Nei laboratori dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, realizzati negli anni '80 a fianco del tunnel autostradale che attraversa il massiccio del Gran Sasso, protetti da 1400 metri di roccia, si svolgono ricerche di astrofisica, cosmologia, di fisica nucleare e di geofisica.
I Dipartimenti hanno collegamenti e scambi culturali e scientifici con centri di ricerca di ogni parte del mondo. Molte le ricerche che interagiscono con le realtà produttive operanti in settori di alta tecnologia; rapporti di collaborazione scientifica si sono stabiliti ad esempio con la "Dompè", importante industria del settore che ha insediato a L'Aquila un complesso produttivo e un importante centro di ricerca.

Fonte: http://web.archive.org/web/20080102030543/www.univaq.it/
RS

4 commenti:

  1. E' meraviglioso accorgersi di come in così poco tempo dal terremoto che ci ha colpito, siate già pronti a ripartire così con tanta forza per rimettere in piedi il nostro ateneo .. è bellissimo tutto questo ...

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  2. La massima solidarietà per il grande lavoro che svolgete e che vi aspetta da parte di un collega segretario amm.vo di Bologna. P.

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  3. Do' la mia piena disponibilità a riprendere a lavorare.
    Ciro Marziliano

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  4. Attendo anch'io indicazioni per il personale dell'Ateneo. Il dolore è immenso, ma lo è anche la voglia di ricominciare...
    Antonella Di Nisio

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